Grano
Dialetto: Rimini
Tale esperessione, insieme a "a ciò", "amo di", "amo ciò" e tutte le loro varianti locali, non ha un corrispettivo in italiano, viene usata come intercalare all'interno della frase.
Letteralmente "cuzzare" o "cozzare", significa fare sbattere e rovinare un oggetto.
Letteralmente "cucalo", è il termine dialettale per indicare il gabbiano.
Usato in riferimento a una persona significa "perso", "tonto", "credulone"
Letteralmente "strolgare", deriva dall'italiano "astrologare", cioè trovare, inventare
Usato nel dialetto romagnolo: pirla, persona poco intelligente, che ha compiuto un'azione senza ragionare
Verbo tipico della romagna che assomiglia vagamente a traboccare, ma non ha una traduzione esatta nell'italiano: è tipicamente l'azione dinamica di un liquido quando esce da un recipiente non più in grado di contenerlo. Tipicamente accade con la pentola della pasta appena ti volti per fare... Leggi Tutto
E sburòn (lo sburone) è un una figura folcloristica tipica della romagna. Tipicamente maschio, si distingue in quanto ha la tendenza congenita a mettersi in mostra anche più del dovuto ad esempio essendo sempre all'ultima moda e/o narrando fantasmagoriche prodezze (all'80% riguardanti la sfera... Leggi Tutto
Subito dopo il saluto, equivale ad amico/amica.
Zona: Romagna
Utilizzato per sottolineare un concetto, come espressione positiva o negativa, nella cultura Romagnola ma soprattutto Riminese.
E' come il guadagno delle chitarre.
Bambino, ragazzino utilizzato nelle più varie occasioni anche per esortare all'azione.