Kitemmù

Kitemmù è una parola del dialetto sanseverese ma utilizzata in molte zone del sud Italia, di registro colloquiale basso, che indica, in senso proprio, i defunti dell'interlocutore. Non designa solo i cari estinti della persona con la quale parliamo, bensì rappresenta una forma dell'espressività letteraria e popolare. Talvolta nella lingua parlata può essere utilizzato per il compiacimento nell'uso di un termine proibito o di registro eccessivo, il che non può essere reso dal semplice uso di "I tuoi morti". Il termine è usato piuttosto spesso nella lingua parlata anche senza correlativo semantico, con la funzione linguistica di "rafforzativo del pensiero", ovvero come un intercalare con funzione emotiva per rendere un'espressione colorita o enfatica.
Quando lo si vuole usare come offesa viene rivolto preceduto da "Vafangul a-" che tradotto in lingua italiana sarebbe "Vai a fare nel culo tu e i tuoi più cari defunti".

da Anonimo